Intestino pigro
Rallentamento del transito intestinale che causa difficoltà nell’evacuazione
Cos’è l’intestino pigro
Per intestino pigro si intende un rallentamento del transito intestinale con conseguenti difficoltà nell’evacuazione, che diventa scarsa e irregolare. Nella maggior parte dei casi, si tratta di un problema momentaneo e di lieve entità che può essere risolto mediante alcuni accorgimenti nello stile di vita, ma può anche essere collegato a patologie del tratto gastrointestinale non ancora diagnosticate.
L’intestino pigro ha un’incidenza maggiore nelle donne e nelle persone anziane, ma può interessare qualsiasi individuo, anche in giovane età. Si può manifestare in forma occasionale, per esempio durante viaggi o vacanze, in forma acuta, in seguito all’assunzione di alcuni farmaci o interventi chirurgici, o in forma cronica.
Quali sono i sintomi dell’intestino pigro
Come abbiamo accennato, l’intestino pigro è una condizione in cui si assiste al rallentamento del transito e della motilità intestinale. Questo rallentamento permette la permanenza delle feci per lunghi periodi nel tratto intestinale, con successivo indurimento e disidratazione delle stesse, che rendono ancora più difficile l’evacuazione. Sebbene questa condizione non sia molto rilevante, quando protratta per lunghi periodi può portare a conseguenze spiacevoli come, per esempio: fecalomi, diverticoli o emorroidi sanguinanti.
Tra i sintomi dell’intestino pigro troviamo:
- Gonfiore addominale
- Dolore durante l’evacuazione
- Sensazione di nausea o pienezza
- Sensazione di svuotamento incompleto
- Alitosi (generalmente al risveglio)
Nel caso in cui l’intestino pigro sia una diretta conseguenza di una patologia intestinale, è molto probabile la presenza di altri sintomi caratteristici della malattia in questione.
Quali sono le cause dell’intestino pigro
Le cause dell’intestino pigro possono essere sia di tipo fisiologico che patologico. L’età avanzata e la gravidanza, per esempio, sono momenti in cui il corpo subisce delle modifiche strutturali e ormonali, in cui il rallentamento della motilità intestinale, entro certi limiti, è da considerarsi normale. Altre situazioni in cui può comparire l’intestino pigro sono gli interventi chirurgici, in special modo se eseguiti a livello addominale: la peristalsi intestinale, in questi casi, potrebbe essere rallentata sia dai farmaci anestetici che dalla stessa operazione.
Tra le cause dell’intestino pigro più comuni possiamo elencare:
- Alimentazione scorretta
- Insufficiente apporto di acqua
- Stress psicofisico
- Patologie del tratto intestinale (colon irritabile)
- Assunzione o abuso di alcuni farmaci
- Vita sedentaria
Se la condizione di intestino pigro si manifesta in maniera improvvisa, senza cause apparenti, ed è associata anche a sintomi insoliti come febbre o sangue nelle feci, è fondamentale rivolgersi subito al medico per individuare la presenza di un’eventuale patologia del tratto enterico.
Intestino pigro: i rimedi del farmacista
In molti casi, i migliori rimedi per l’intestino pigro sono una dieta equilibrata e uno stile di vita sano. Se vi state chiedendo cosa mangiare quando si soffre di intestino pigro, la risposta è incrementare l’apporto di fibre tramite il consumo di verdura, legumi, cereali e alcuni tipi di frutta. Le fibre possono essere assunte anche tramite un integratore come, per esempio, Dicofarm Intestino Sano. Anche lo yogurt è un alimento molto utile quando si tratta di intestino pigro, poiché ha un’azione regolatrice sulla flora intestinale.
Se, però, la dieta e lo stile di vita sano non bastano, si può ricorrere all’utilizzo di farmaci come Enterogermina per l’intestino pigro che favorisce il transito intestinale e funge da equilibratore per la flora batterica, oppure, specie dopo un intervento chirurgico addominale, optare per l’utilizzo di lassativi per via orale, la cui azione reidratante permette un’evacuazione ottimale e libera l’intestino senza fare sforzi.