Carrube: proprietà, benefici e controindicazioni
Le carrube, il cui nome scientifico è Ceratonia siliqua, sono i frutti di una pianta appartenente alla famiglia delle Leguminosae
Indice Proprietà Alimenti
- Cos’è
- Composizione nutrizionale
- Proprietà e benefici per la salute
- Principi Attivi e sostanze benefiche
- Indicazioni e utilizzo consigliato
- Controindicazioni e precauzioni
- Modalità di conservazione
Cosa sono le carrube
Le carrube, il cui nome scientifico è Ceratonia siliqua, sono i frutti di una pianta appartenente alla famiglia delle Leguminosae. Originaria della Siria e della Palestina, oggi questa pianta è tipica dell’area mediterranea.
Questi frutti rientrano a tutti gli effetti nella categoria dei legumi e sia i semi che le silici sono commestibili. I frutti sono organizzati in baccelli lunghi circa 15 cm e contenenti semi durissimi, rotondi e appiattiti, la cui polpa cruda ha un sapore dolciastro, molto simile al cacao.
Composizione nutrizionale
Si tratta di un legume particolarmente salutare e nutriente, con un apporto di circa 207 calorie per 100 grammi di prodotto, così distribuite:
- 3,7 g di acqua
- 4,8 g di proteine
- 0,7 g di lipidi
- 49 g di zuccheri
- 40 g di fibre
A livello di micronutrienti essenziali troviamo la presenza di niacina, colina, vitamina E, riboflavina, vitamina B6, Vitamina C, tiamina, vitamina A e folati.
Per quanto riguarda la presenza di sali minerali troviamo potassio, calcio, fosforo, magnesio, sodio, ferro, zinco, rame, manganese e selenio.
Proprietà delle carrube e benefici per la salute
Tra i benefici delle carrube le proprietà nutrizionali e salutari possiamo trovare sicuramente l'attività svolta sull’intestino, particolarmente utile in caso di diarrea o di irritazione.
La presenza di fibre aumenta il senso di sazietà e rallenta l'assorbimento di zuccheri e grassi favorendo la detossificazione intestinale e il controllo del peso, oltre a ridurre il colesterolo trigliceridi.
Inoltre, le carrube possiedono proprietà eccezionali dal punto di vista energetico, poiché ricche di carboidrati complessi, vitamine e sali minerali, estremamente utili per sportivi, convalescenti e per bambini.
Considerando il sapore naturalmente dolce, questo legume rappresenta un'alternativa sana al cacao, poiché priva di caffeina e altre sostanze che non stimolano il sistema nervoso.
Infine, la presenza di antiossidanti naturali contrasta lo stress ossidativo e l'invecchiamento cellulare.
In sintesi, le carrube sono un alimento funzionale ricco di fibre, carboidrati complessi, vitamine e antiossidanti, con effetti benefici sulla digestione, il metabolismo, l’energia e il controllo del peso, rappresentando anche una valida alternativa naturale al cacao.
Principi attivi e sostanze benefiche
Molti dei benefici delle carrube le proprietà dipendono dalla presenza di alcuni principi attivi, come le fibre. In particolare, la pectina è un prebiotico in grado di regolare l'intestino e riequilibrare la flora batterica mentre, i tannini possiedono proprietà astringenti e antinfiammatore intestinali, particolarmente utili in caso di diarrea o di colon irritato.
Polifenoli, flavonoidi e vitamina E contrastano i radicali liberi, prevenendo l'invecchiamento cellulare, eventuali mutazioni e infiammazione. Potassio e polvere di sodio sono particolarmente utili per regolare la pressione arteriosa mentre, calcio, ferro e magnesio sono alleati preziosi per le ossa, il sangue e i muscoli.
Indicazioni e utilizzo consigliato
Esistono molti modi per sfruttare le carrube e le proprietà associate a questi legumi tra cui, quello più comune sicuramente la farina. Questa si ottiene dalla polpa essiccata e macinata e ha un sapore dolce, molto simile al cacao, senza sostanze che possono essere neurostimolanti.
La farina di carruba può essere utilizzata in torte, biscotti, pancake, frullati, yogurt vegetali o in bevande calde.
Inoltre, è possibile consumare anche polvere o estratto di carruba per problemi intestinali come diarrea, colite lieve, reflusso e acidità gastrica, attraverso l'uso di un cucchiaino di polvere in acqua o tisana.
Infine, anche i baccelli secchi delle carrube possono essere masticati come snack naturale oppure bolliti per ottenere una tisana digestiva e antidiarroica.
Controindicazioni delle carrube e precauzioni
Dopo aver visto i benefici delle carrube e le proprietà associate, vediamo anche qualche piccola controindicazione per quanto riguarda questi legumi. Innanzitutto, devono essere evitati in caso di stipsi ostinata, poiché il loro effetto astringente potrebbe peggiorare la situazione.
Inoltre, quando assunte in dosi eccessive possono causare gonfiore, meteorismo e crampi intestinali e, nei soggetti molto sensibili ai tannini, possono causare irritazione gastrica o reflusso.
Le fibre possono modulare l'assorbimento intestinale di alcuni medicinali come quelli per il diabete o a base di ferro, per cui chiedere sempre consiglio al medico e comunque assumere a distanza di almeno 2 ore dai farmaci.
Prestare particolare attenzione ai prodotti a base di carrube di natura industriale, perché potrebbero contenere zuccheri aggiunti.
In generale, le carrube sono sicure, ma per evitare controindicazioni, vanno consumate con moderazione in caso di stipsi, sensibilità gastrica o terapie farmacologiche, prestando attenzione anche ai prodotti industriali che possono contenere zuccheri aggiunti o ingredienti meno salutari.
Modalità di conservazione
Il modo migliore per mantenere intatti aromi, principi attivi delle carrube e le proprietà nutrizionali e salutari dipende dalla sua forma. La farina di carrube deve essere conservata in un barattolo di vetro ermetico al buio, in un luogo fresco ed asciutto.
I baccelli, invece, devono essere tenuti in sacchetti di tela o carta, al riparo dall'umidità. Evitare contenitori di plastica chiusi che possono trattenere umidità e favorire le muffe. In tal modo, possono durare anche 9-12 mesi se conservati in un luogo asciutto.
Le seguenti informazioni rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantire un'alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.