Calciparina - Foglietto Illustrativo
Calciparina è un farmaco a base di eparina calcica, una sostanza che appartiene al gruppo degli antitrombotici
Indice Foglietto Illustrativo
- Cos’è
- Formulazione
- A cosa serve
- Principio Attivo
- Precauzioni per l'uso
- Gravidanza e allattamento
- Modalità d'uso
- Dosaggio
- Effetti collaterali
- Scadenza e conservazione
Calciparina 5.000 UI/0,2 ml soluzione iniettabile per uso sottocutaneo in siringa preriempita
Calciparina 12.500 UI/0,5 ml soluzione iniettabile per uso sottocutaneo in siringa preriempita
Cos’è Calciparina
Calciparina è un farmaco a base di eparina calcica, una sostanza che appartiene al gruppo degli antitrombotici.
Calciparina è indicata nei pazienti adulti con età pari o superiore a 18 anni per prevenire la formazione di coaguli di sangue.
Calciparina: formulazioni
- Calciparina 5.000 UI/0,2 ml soluzione iniettabile per uso sottocutaneo in siringa preriempita; Calciparina 12.500 UI/0,5 ml soluzione iniettabile per uso sottocutaneo in siringa preriempita.
A cosa serve Calciparina
Calciparina è un farmaco antitrombotico indicato negli adulti per prevenire la formazione di coaguli di sangue nelle vene o nelle arterie, in particolare:
- Per prevenire la formazione di trombosi murale in seguito a infarto del miocardio
- Per trattare trombosi venose o arteriose profonde
Rivolgersi al medico se non si notano miglioramenti o se si notano peggioramenti durante il trattamento.
Principio attivo Calciparina
Il principio attivo contenuto in Calciparina è eparina calcica, un farmaco che appartiene alla categoria degli antitrombotici.
Questo principio attivo possiede la proprietà di inibire la coagulazione del sangue attraverso l'attivazione di un cofattore plasmatico, l'antitrombina.
Precauzioni per l'uso
Evitare l'utilizzo di Calciparina nelle seguenti condizioni:
- Allergia al principio attivo o ad altri componenti del medicinale
- Allergie ad altre sostanze correlate dal punto di vista chimico
- Storia di trombocitopenia
- Malattia del rene, del pancreas o del fegato gravi
- Tendenza all'emorragia
- Disturbi della coagulazione non controllati
- Emorragie cerebrali
- Lesioni a rischio di sanguinamento, come ulcera, aneurisma o neoplasia cerebrale
- Endocardite infettiva
- Retinopatia
- Emorragia del corpo vitreo
- Anestesia loco-regionale
Inoltre, se il paziente soffre di lesione organica ad elevato rischio di sanguinamento, il medico dovrà valutare l'uso di eparina considerando il rapporto rischio/beneficio.
Prima di iniziare il trattamento con Calciparina, il medico dovrà effettuare degli esami di controllo per verificare la coagulazione del sangue o la presenza di un eventuale sanguinamento.
L'eparina può causare un'elevata concentrazione di potassio nel sangue, in particolare, in presenza di diabete, insufficienza renale cronica, persistente acidosi metabolica o elevati livelli di potassio prima del trattamento.
Il medico prescriverà dei test per la misurazione del potassio nel sangue prima di iniziare la terapia e ad intervalli regolari durante il trattamento, specialmente in caso di trattamento superiore ai 7 giorni.
Inoltre, rivolgersi al medico prima di iniziare la terapia con Calciparina in caso di:
- Sospetta neoplasia
- Alcolismo cronico
- Età avanzata
- Reazioni allergica all’eparina a basso peso molecolare
- Malattie della coagulazione
- Diminuzione o alterazione delle piastrine
- Porpore vascolari emorragiche
- Ipertensione non controllata
- Endocardite
- Malattia del fegato con alterazioni dei parametri della coagulazione
- Varici esofagee
- Malattie dell'apparato gastrointestinale
- Gastrite erosiva
- Malattia infiammatoria intestinale in fase attiva
- Malattia legata a intervento chirurgico
Inoltre, prestare particolare attenzione alle condizioni che predispongono al rischio di sanguinamento come minaccia d'aborto, ciclo mestruale, il periodo post-parto o il trattamento contemporaneo con altri farmaci che inibiscono con la coagulazione del sangue. In tutti i casi di sanguinamento, anche minore, interrompere il trattamento con Calciparina e contattare il medico.
Durante la terapia con Calciparina, dopo 4-10 giorni dall'inizio del trattamento, può verificarsi una diminuzione delle piastrine, con possibili complicazioni a carico del cuore, dei polmoni, del cervello e degli arti. Inoltre, informare immediatamente il medico se compare:
- Peggioramento nella condizione
- Segni di trombosi
- Sintomi di infarto
- Segni di embolia polmonare
- Segni di ictus
L'uso di eparina può alterare i test di funzionalità della tiroide e questo farmaco non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni.
Informare il medico del trattamento, anche recente, con qualsiasi altro medicinale. In particolare:
- Acido acetilsalicilico
- FANS
- Antiaggreganti piastrinici
- Cefalosporine
- Destrano
- Idrossiclorochina
- Fibrinolitici
- Derivati cumarinici
- Antagonisti del recettore per la glicoproteina iib/iiia
- I farmaci interferiscono con l'aggregazione delle piastrine
- Nitroglicerina
- Farmaci aumentano i livelli di potassio nel sangue
- Digitale
- Antibiotici
- Penicilline
- Fenotiazine
- Cortisonici
- Antistaminici
In caso di anestesia spinale o peridurale, puntura lombare o analgesia epidurale, l'uso di eparina a basso peso molecolare può essere raramente associato ad ematomi, che possono portare ad una paralisi degli arti inferiori prolungata o permanente.
Gravidanza e allattamento
Se è in corso una gravidanza, se ne sospetta o se ne sta pianificando una, o se si sta allattando al seno con latte materno, chiedere consiglio al medico prima di assumere Calciparina.
Come prendere Calciparina
La posologia e la durata del trattamento con Calciparina devono essere stabilite dal medico in base al tipo di patologia e allo stato di salute generale del paziente.
La formulazione farmaceutica soluzione iniettabile deve essere somministrata per via sottocutanea tramite l'apposita siringa preriempita.
Per qualsiasi dubbio o incertezza sulla modalità di assunzione, contattare il medico o il farmacista.
Calciparina: dosaggio
La dose raccomandata di Calciparina viene stabilita esclusivamente dal medico in base alla condizione da trattare e alle condizioni di salute generali del paziente. Per somministrare eparina, sollevare un piccolo pezzo di pelle fino a formare una plica cutanea nella zona dei glutei o nella regione della cresta iliaca e inserire l'ago perpendicolarmente nella plica stessa.
Il sovradosaggio può causare sangue secco, formazione di ematomi, petecchie, emorragie, calo della pressione sanguigna e riduzione dell'ematocrito.
In caso di assunzione/ingestione accidentale di una dose elevata di Calciparina, contattare il medico o recarsi al più vicino ospedale.
Non assumere una dose doppia del farmaco per compensare l’eventuale dimenticanza della dose precedente.
Effetti collaterali
Come tutti i medicinali, anche Calciparina può provocare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino, tra cui:
- Reazioni allergiche
- Orticaria
- Asma
- Riunite
- Nausea, vomito
- Prurito e bruciore ai piedi
- Ipotensione
- Vasospasmo
- Shock anafilattico
- Gravi lesioni cutanee con infiammazione
- Ematomi
- Porpora
- Petecchie
- Emorragia
- Emorragia cerebrale
- Diminuzione delle piastrine
- Aumentata aggregazione piastrinica
- Coagulazione intravasale disseminata
- Ematomi o ulcera in sede di iniezione
- Difficoltà a respirare o dolore toracico
- Edema polmonare
- Tossicità a livello del fegato
- Melena
- Emorragia ventricolare
- Ematoma intracranico extradurale
- Ematoma subdurale spinale non traumatico
- Osteoporosi
- Alopecia
- Acidosi metabolica
- Priapismo
- Broncospasmo
Scadenza e conservazione
La data di scadenza di Calciparina è riportata direttamente sulla confezione e sulla siringa preriempita al suo interno. La scadenza si riferisce all’ultimo giorno del mese indicato.
Non gettare il medicinale nell’acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chiedere sempre al farmacista come smaltire i medicinali scaduti o non utilizzati.
Tenere lontano dalla portata dei bambini.