Neurite ottica
Tutte le cause di questa infiammazione del nervo ottico che può portare anche a cecità temporanea o permamente
Che cos’è la neurite ottica
La neurite ottica è l’infiammazione del nervo ottico, un fascio di fibre nervose che trasmettono le informazioni visive dall’occhio al cervello.
Questa condizione può portare alla perdita parziale o completa della vista e, generalmente, è causata da infezioni, patologie autoimmuni o da un danno al nervo ottico.
L’esordio della neurite ottica è molto peculiare, con una triade di segni ben riconoscibili: riduzione della vista, dolore oculare e alterata percezione dei colori. Nella maggior parte dei casi, l’infiammazione è unilaterale, quindi riguarda un solo occhio, ma possono essere colpiti anche entrambi.
In genere, la prognosi è buona e il recupero della vista avviene nell’arco di qualche mese, anche se tutto dipende dalla patologia scatenante.
Quali sono i sintomi della neurite ottica
Abbiamo accennato alla triade clinica che accompagna sempre la neurite ottica con perdita dell’acume visivo e forte dolore all’occhio. Nello specifico, il dolore peggiora con il movimento oculare e può insorgere sia prima che contemporaneamente al peggioramento della vista. Dopo l’esordio, i segni clinici possono peggiorare nel corso di pochi giorni o settimane, per poi risolversi gradualmente.
Tra i sintomi della neurite ottica troviamo:
- Vista offuscata
- Dolore all’occhio
- Errata percezione dei colori
- Miodesopsie (mosche volanti)
- Emorragie del disco ottico
La perdita della vista in entrambi gli occhi è molto rara, ma può verificarsi durante gli episodi ricorrenti. In alcune persone i sintomi possono peggiorare con l’innalzamento della temperatura corporea, in caso di esercizio fisico, esposizione al sole o clima caldo e umido.
Quali sono le cause della neurite ottica
Il nervo ottico trasmette le informazioni visive provenienti dalla retina alla corteccia visiva che è deputata all’elaborazione degli stimoli elettrici in immagini visive.
Quando il nervo ottico si infiamma, la sua funzione è compromessa in quanto l’infiammazione provoca una degenerazione della guaina mielinica che protegge il nervo. Nella neurite ottica retrobulbare, l’infiammazione è localizzata nella parte posteriore del nervo, dietro al bulbo oculare.
I fattori che possono portare a questa demielinizzazione del nervo sono tantissimi ma la causa più comune è una malattia autoimmune, la sclerosi multipla.
Inoltre, anche alcune infezioni possono causare l’infiammazione del nervo ottico e portare all’insorgenza di questa patologia.
Tra le cause della neurite ottica più comuni ci sono:
- Sclerosi multipla
- Lupus eritematoso sistemico
- Neuromielite ottica
- Malattia di Lyme
- Meningite
- Encefalite
- Malattie esantematiche (rosolia, morbillo)
- Diabete
- Tumori
Questa patologia colpisce principalmente i soggetti adulti, in un range di età dai 18 ai 45 anni. Parlare di neurite ottica da stress è, in termini medici, un errore poiché lo stress non rientra tra le cause scatenanti di questa patologia.
Neurite ottica: i rimedi del farmacista
Nella maggior parte dei casi, si tratta di una condizione che ha una prognosi buona e il disturbo alla vista è soltanto transitorio.
La cura per la neurite ottica dipende, in parte, dalla causa scatenante: se alla base di questa patologia sussiste un’infezione, allora la terapia si basa sull’eradicazione dell’agente infettivo.
Nei casi di una malattia autoimmune, invece, vengono impiegati corticosteroidi e farmaci immunomodulatori. In genere, la vista si recupera nel giro di 2-3 mesi ma, in caso di sclerosi multipla l’ipovisione può progredire e portare a uno stato di cecità permanente.
Per alleviare i sintomi, oltre ai farmaci in terapia, si può fare uso di analgesici come bustine di Brufen Dolore. Inoltre, può essere di aiuto l’impiego di integratori per il benessere della retina e degli occhi, come le capsule Tau Retina.