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Cefalea a grappolo

Mal di testa ripetuti e dolore unilaterale possono essere i sintomi di una grave cefalea

Cefalea a grappolo

Cos’è la cefalea a grappolo

La cefalea a grappolo è un mal di testa caratterizzato da un intenso dolore unilaterale, concentrato su un solo lato del capo, generalmente nella zona attorno all’occhio. È la forma più grave di mal di testa e si può manifestare a qualsiasi età, anche se tende a comparire dopo i 20 anni, per lo più tra i fumatori. 

Questa cefalea si presenta con attacchi ripetuti, definiti a grappolo, che durano parecchie settimane (da 4 a 12). Questi periodi sono chiamati “periodi attivi” e si alternano con fasi in cui il mal di testa non è presente, chiamate “periodi di remissione”, che possono durare mesi o, a volte, anni. 

Quali sono i sintomi della cefalea a grappolo

Gli attacchi della cefalea a grappolo sono improvvisi e particolarmente dolorosi e generalmente vengono avvertiti attorno all’occhio e alla tempia. Le persone affette da cefalea a grappolo, nella maggior parte dei casi, appaiono irrequiete e molto agitate a causa del dolore lancinante, e spesso non riescono nemmeno a stare ferme. Questa patologia ha carattere periodico e tende a riproposi in specifici momenti dell’anno, maggiormente in primavera e autunno. 

Tra i sintomi di cefalea a grappolo troviamo:

- Mal di testa
- Rossore e lacrimazione dell’occhio
- Palpebra abbassata 
- Sudorazione facciale
- Congestione nasale 
- Edema della palpebra
- Arrossamento dell’orecchio 
- Fotofobia 

La frequenza degli attacchi varia da una a otto volte al giorno e la durata è compresa fra i quindici minuti e le tre ore. La cefalea a grappolo ha carattere ciclico e compare a orari fissi, in particolare nel pomeriggio, la sera o durante le prime ore di sonno. Una differenza con l’emicrania è che la cefalea a grappolo non si accompagna quasi mai ad altri sintomi, come nausea e vomito. 

Quali sono le cause della cefalea a grappolo

Le cause della cefalea a grappolo non sono ancora del tutto note ma il meccanismo d’azione riguarda l’eccessiva dilatazione dei vasi sanguigni del cranio, che esercitano una pressione sul nervo trigemino (il principale nervo cranico) causando il disturbo. La teoria più accreditata riguarda il malfunzionamento dell’ipotalamo, la parte del nostro cervello responsabile dell’orologio biologico che regola i cicli sonno-veglia

Durante gli attacchi, l’attività dell’ipotalamo posteriore è più intensa del solito e lo stimolo doloroso potrebbe avere inizio in quest’area per poi coinvolgere le vie nervose e il trigemino. Ci sono, poi, alcuni fattori scatenanti che possono portare all’insorgenza della cefalea a grappolo, tra cui:

- Assunzione di bevande alcoliche 
- Attività fisica
- Temperature elevate
- Odori forti
- Fumo di sigaretta 

Cefalea a grappolo: i rimedi del farmacista 

La cefalea a grappolo non rappresenta un pericolo per la salute, ma può compromettere la qualità della vita di chi ne soffre. Le crisi, infatti, non possono essere curate con antidolorifici, poiché questi impiegano troppo tempo a esercitare il loro effetto: l’utilizzo di analgesici come le capsule Momendol o le compresse rivestite Brufen  è consigliato solo quando gli attacchi sono di lunga durata. 

In generale, le terapie utilizzate sono la somministrazione di Sumatriptan, un farmaco che riesce ad agire in 10-15 minuti, placando l’attacco, o l’utilizzo di ossigeno puro al 100%. Nei casi più gravi e invalidanti si consiglia, invece, un intervento chirurgico che comporta una parziale inibizione della condizione del dolore. 

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