Come riconoscere i sintomi di una cattiva digestione
Scopri tutti i sintomi della cattiva digestione, anche quelli che non ti aspetti!
Bruciore e gonfiore? Ecco quali sono tutti i sintomi della cattiva digestione
In questo ultimo periodo avverti dei fastidi localizzati nella parte superiore dell’addome, come pesantezza, gonfiore, bruciore, ma a volte anche mal di testa e tachicardia? Molto probabilmente sono i classici sintomi della cattiva digestione.
Keep calm: nulla di grave, ma è bene indagare per escludere alcune patologie e trovare dei rimedi efficaci, che per lo più riguardano l'alimentazione.
I sintomi della cattiva digestione
Il processo digestivo è molto delicato e complesso, perché interessa la cavità orale, lo stomaco e la prima parte dell’intestino, includendo una serie di trasformazioni chimico – fisiche, attraverso le quali, l’organismo muta gli alimenti in sostanze atte a essere assorbite ed assimilate.
Alcuni sintomi di quella che viene definita comunemente cattiva digestione, ovvero la dispepsia, sono molto tipici, si concentrano nella parte superiore dell’addome e comprendono:
- Bruciore di stomaco.
- Reflusso acido.
- Eruttazioni.
- Alitosi.
- Dolore.
- Gonfiore addominale.
- Nausea.
- Vomito.
- Sensazione di pesantezza.
- Meterorismo.
Altri sintomi, invece, sono più generici, meno facilmente riconducibili alla difficoltà digestiva e sono:
- Mal di testa.
- Tachicardia.
Perché mal di testa e tachicardia possono essere dei segnali?
La tachicardia (l’aumento della frequenza cardiaca) talvolta è collegata alla cattiva digestione, soprattutto se è notturna: infatti, può essere provocata da un pasto serale abbondante e pesante, o dalla presenza di una malattia da reflusso gastroesofageo, che peggiora in posizione supina.
E il mal di testa? È un sintomo legato a doppio filo alla nausea: può comparire infatti, a seguito di un pasto abbondante e/o pesante, oppure quando, per vari motivi, la digestione è lenta o insufficientemente efficace. Può anche succedere che sia il mal di testa a provocare il dolore allo stomaco e la nausea (a volte seguita dal vomito), che è uno dei sintomi più classici e diffusi dell’emicrania.
Quali sono le possibili cause?
Come abbiamo visto, una causa, e forse la più frequente della cattiva digestione, è l’alimentazione. Oltre alle cattive abitudini a tavola però, ci sono altri fattori che possono provocare fastidi al tratto digestivo, come ad esempio:
- Patologie gastrointestinali (gastrite, ulcera ecc).
- Helicobacter pylori.
- Reflusso gastroesofageo.
- Uso di medicinali (antinfiammatori non steroidei).
- Cambiamenti ormonali (gravidanza, ciclo mestruale e menopausa).
- Intolleranze alimentari (ad esempio celiachia).
- Abuso di alcol.
- Patologie neurologiche.
Per escludere le diverse patologie è necessario rivolgersi a un medico specialista.
Hai mangiato troppo? Ecco come evitare i sintomi della cattiva digestione
Un pasto abbondante può facilmente causare un reflusso gastroesofageo, ovvero la risalita di acido. Se hai bisogno di eliminare il gonfiore addominale, puoi provare:
- NoGas Giuliani, un integratore in compresse che contrasta l’accumulo di gas nell’intestino grazie a ingredienti come camomilla, melissa e carbone vegetale.
- Per combattere i sintomi della cattiva digestione ricorda di cambiare subito abitudini alimentari e, nel frattempo, per ristabilire l’equilibrio della flora batterica intestinale assumendo dei fermenti lattici probiotici, come Lacotoflorene e Entorolactis Duo, integratore in bustine con 8 miliardi di cellule vive.
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