Farro: proprietà, benefici e controindicazioni
l farro, il cui nome scientifico è Triticum, è un cereale di cui si riconoscono tre varietà principali: farro piccolo, farro medio e farro grande
Indice Proprietà Alimenti
- Cos’è
- Composizione nutrizionale
- Proprietà e benefici per la salute
- Principi Attivi e sostanze benefiche
- Indicazioni e utilizzo consigliato
- Controindicazioni e precauzioni
- Modalità di conservazione
Cos’è il farro
Il farro, il cui nome scientifico è Triticum, è un cereale di cui si riconoscono tre varietà principali: farro piccolo, farro medio e farro grande. Si tratta di un cereale estremamente antico, originario della Mesopotamia, che esiste da migliaia di anni.
Tra le tre grandi varietà, quella più diffusa in Italia è sicuramente il farro medio, ovvero Triticum dicoccum. Nel corso dei secoli la coltivazione di questo cereale si era andata riducendo ma, grazie all'importanza nutrizionale, negli ultimi anni si sta riscoprendo.
Composizione nutrizionale
Come detto, le caratteristiche del farro e le proprietà nutrizionali di questo cereale sono estremamente importanti, con un apporto calorico di circa 345 calorie per 100 grammi di prodotto cotto in acqua, così suddivise:
- 10 g di acqua
- 15 g di proteine
- 2,5 g di ripeti
- 67 g di carboidrati
- 58 g di amido
- 2,7 g di zuccheri solubili
- 7 g di fibre
A livello di micronutrienti essenziali troviamo sicuramente la presenza delle vitamine del gruppo B, specialmente B1, B2, B3 mentre, per ciò che concerne i sali minerali possiamo trovare sodio, potassio, calcio, ferro, fosforo e zinco.
Proprietà del farro e benefici per la salute
Iniziamo subito col dire che una tra più importanti caratteristiche del farro e proprietà utili per la salute deriva dal contenuto in fibre. Infatti, questo cereale risulta un buon lassativo e depurativo per l'organismo. Inoltre, grazie al suo potere saziante viene spesso introdotto nelle diete dimagranti con l'obiettivo di limitare la quantità di cibo e calorie introdotte durante i pasti.
Le fibre inoltre contribuiscono anche a ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue e il conseguente rischio cardiovascolare, beneficio potenziato dalla presenza di niacina, e aiutano a tenere sotto controllo i livelli di zuccheri e conseguente rischio di sviluppare diabete.
Inoltre, essendo una buona fonte di proteine vegetali, aiuta a sostenere la massa muscolare, specialmente quando abbinato a legumi durante i pasti.
Principi attivi e sostanze benefiche
Tra le caratteristiche del farro e le proprietà utili per il corpo umano, troviamo sicuramente il supporto nei confronti del metabolismo energetico, del sistema nervoso e della produzione di enzimi, grazie alla presenza delle vitamine del gruppo B.
Oltre a questo, polifenoli come flavonoidi e acido ferulico possiedono attività antiossidante, contrastando i radicali liberi e lo stress ossidativo proteggendo le cellule dall'invecchiamento, dall'infiammazione dalla degenerazione.
La presenza di lignani, composti fitoestrogeni naturali, aiuta a regolare l'equilibrio ormonale e a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e ormono-dipendenti. Infine, una frazione dell'amido presente nel farro non viene digerita completamente e va a nutrire la flora batterica intestinale, con azione prebiotica.
Indicazioni e utilizzo consigliato
Indubbiamente, il modo migliore per esaltare le caratteristiche del farro e le sue proprietà è quello di utilizzarlo in cucina. A seconda della varietà deve essere lasciato in ammollo per un tempo piuttosto lungo, che varia dalle 6 alle 12 ore e può essere utilizzato per la preparazione di zuppe, minestre, piatti caldi o insalate fredde e piatti veloci.
Inoltre, può essere utilizzata anche la farina di farro per preparare pane, pizza o focacce e può essere abbinato con legumi, con verdure o con semi e frutta secca.
Controindicazioni del farro e precauzioni
L'aspetto più importante per quanto riguarda il farro è sicuramente la presenza di glutine, anche se in quantità minori rispetto al grano, ma comunque non lo rende adatto alle persone che soffrono di celiachia.
Inoltre, in caso di sindrome del colon irritabile, l'elevato contenuto di fibre può causare gonfiore e fermentazione che vanno a peggiorare la sintomatologia legata a questa condizione.
Modalità di conservazione
Il modo migliore per conservare il farro e le proprietà nutrizionali di questo cereale è quello di riporlo in un contenitore ermetico al riparo dalla luce, calore e umidità, preferibilmente una dispensa fresca ed asciutta. In questo modo, può essere utilizzato anche dopo 12-18 mesi.
Per quanto riguarda il farro cotto, invece, una volta lessato deve essere riposto in frigorifero in un contenitore chiuso e conservato per un massimo di tre giorni.
Le seguenti informazioni rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantire un'alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.