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Rosolia

Esantema, febbre e dolori articolari? Sono i sintomi di un’infezione virale che colpisce soprattutto i bambini

Rosolia

Cos’è la rosolia 

La rosolia è una malattia infettiva contagiosa, dovuta a un virus a RNA chiamato Rubella virus. Rientra tra le malattie esantematiche ed è caratterizzata dalla comparsa di macchioline rosse su tutta la superficie del corpo. La rosolia nei bambini è molto comune e insorge con incidenza maggiore, ma può colpire anche gli adulti. Ha risoluzione spontanea e i sintomi scompaiono nel giro di 7-14 giorni.

Viene considerata come una patologia dall’esito positivo, fatto salvo per alcuni casi, come quando colpisce soggetti immunodepressi o donne in gravidanza, perché può dar luogo a conseguenze spiacevoli. Il contagio avviene per via aerea attraverso colpi di tosse o starnuti e la diagnosi si basa sull’esame obiettivo e sulla ricerca di anticorpi specifici poiché l’esantema, segno caratteristico della malattia, a volte può essere confuso con quello del morbillo o della scarlattina

Quali sono i sintomi della rosolia 

Il periodo di incubazione del virus varia da 12 a 22 giorni e il primo sintomo a manifestarsi è l’ingrossamento dei linfonodi, che compare in media 5-10 giorni prima dell’esantema. I linfonodi più interessati sono quelli situati dietro le orecchie, il collo e la regione occipitale della testa. L’esantema, come detto, è il segno distintivo di questa patologia ed è contraddistinto dalla comparsa di macchioline cutanee di colore rosso. 

Tra i sintomi della rosolia troviamo:


- Linfonodi ingrossati 
- Esantema 
- Febbre medio-alta
- Dolore alle articolazioni 
- Sintomi para-influenzali 
- Congiuntivite 

Ci sono alcuni casi in cui la rosolia si presenta asintomatica o paucisintomatica (mostra pochissimi sintomi). Questa situazione risulta pericolosa se il soggetto infetto viene a contatto con una donna in gravidanza. La rosolia, infatti, mantiene la sua capacità di contagio indipendentemente dall’insorgenza dei sintomi.

Quali sono le cause della rosolia 

La causa che porta all’insorgenza della rosolia è il contatto con un virus a RNA chiamato Rubella virus. Colpisce senza distinzione di sesso ed età tutte le persone non vaccinate o che non hanno mai contratto il virus. Questa patologia, infatti, come morbillo e le altre malattie esantematiche, dona immunità perpetua a chiunque sia stato precedentemente contagiato. Una volta avvenuto il contatto con il virus, tramite starnuti o colpi di tosse, questo si insinua nelle cellule polmonari dove dà inizio alla replicazione. Le goccioline contenenti il genoma virale possono sopravvivere per qualche tempo anche su superfici non biologiche. 

Inoltre, la rosolia in gravidanza è una condizione molto pericolosa perché avviene la trasmissione verticale da madre a feto, generando quella che in medicina viene chiamata “sindrome da rosolia congenita”. Durante le prime settimane di gestazione è molto pericolosa perché può causare aborto spontaneo, morte intrauterina e malformazioni congenite mentre, superate le 20 settimane, rappresenta un rischio minimo.

Rosolia: i rimedi del farmacista 


Allo stato attuale, non esiste una cura per questa patologia e i rimedi per la rosolia si basano sulla cura dei sintomi. La prevenzione, invece, è possibile attraverso il vaccino, fondamentale soprattutto per i soggetti con deficit del sistema immunitario e per le donne che desiderano avere una gravidanza. 

Quando insorgono i sintomi della rosolia, si può intervenire con antipiretici come Tachipirina per abbassare la febbre e compresse di Ibuprofene per alleviare i dolori articolari e muscolari. 

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