Bradicardia
Vertigini, stanchezza e confusione sono i sintomi di una frequenza cardiaca al di sotto dei valori standard
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Cos’è la bradicardia
Con il termine bradicardia si indica la discesa della frequenza cardiaca al di sotto dei valori ritenuti accettabili dalla popolazione di riferimento. In genere, la frequenza ritenuta normale è compresa tra i 60 e 100 battiti al minuto. Quando questo numero scende sotto i 60 bpm, si instaura la condizione definita bradicardia, che può essere ulteriormente suddivisa in:
- Bradicardia lieve: compresa tra 59 e 50 bpm
- Bradicardia moderata: compresa tra 49 e 40 bpm
- Bradicardia grave: frequenza inferiore ai 40 bpm
Questi valori di riferimento non sono sufficienti per diagnosticare uno stato patologico e l’analisi va effettuata sulle condizioni del soggetto, basti pensare che alcuni ciclisti professionisti mantengono una frequenza cardiaca di circa 30 bpm a riposo.
Quali sono i sintomi della bradicardia
Nei soggetti giovani e negli sportivi la bradicardia è una condizione assolutamente fisiologica che non mostra alcun tipo di manifestazione clinica. Questa condizione assume carattere patologico quando compromette il normale afflusso di sangue a tessuti e organi, rendendolo insufficiente a soddisfare le richieste metaboliche dell’organismo. In questo caso, compaiono i primi segni del disturbo.
Tra i sintomi della bradicardia possiamo elencare:
- Vertigini
- Fatica a respirare
- Stanchezza
- Confusione
- Dolore toracico
- Ipotensione
- Sincope
Questi sintomi sono gli stessi per la bradicardia neonatale che, però, si manifesta quando la frequenza scende sotto i 100 bpm. Questo perché, normalmente, i bambini presentano una frequenza cardiaca di 120-160 bpm.
Quali sono le cause della bradicardia
Nella maggior parte dei casi la bradicardia deriva da un problema a carico del sistema elettrico del cuore. Quando si verifica un’anomalia in uno dei distretti del sistema elettrico, possono comparire delle aritmie. Il più delle volte il problema si presenta a livello del nodo seno-atriale, un pacemaker naturale da cui nascono gli impulsi elettrici: in questo caso si parla di bradicardia sinusale. In altre circostanze, la ridotta frequenza cardiaca è dovuta alla mancata trasmissione dei segnali elettrici in direzione dei ventricoli: quando ciò accade si parla di blocco atrioventricolare.
Tra le cause di bradicardia ci sono:
- Cardiopatie
- Infarto
- Ipertensione
- Fumo e alcool
- Endocarditi e miocarditi
- Utilizzo di alcuni farmaci (beta-bloccanti)
- Ipotiroidismo
La bradicardia fetale può avere varie cause: dalla compressione del cordone ombelicale a un difetto della conduzione cardiaca del feto.
Bradicardia: i rimedi del farmacista
La cura per la bradicardia dipende dal tipo di problema che disturba la conduzione elettrica. Se questo problema deriva da una patologia, come ipotiroidismo o apnea notturna, la soluzione della patologia risolve anche gli stati di bradicardia. In altre circostanze, se la causa della bradicardia sono i farmaci utilizzati per la cura di alcune patologie cardiovascolari, il medico può procedere a sostituire e integrare la terapia farmacologica.
Nel caso di una bradicardia lieve, si può anche far uso di integratori che aiutino le funzionalità del cuore, come le capsule Swisse maxi Coenzima Q10 o integrare la dieta con un concentrato di Omega-3. Quando la bradicardia è severa, il medico può consigliare l’impianto di un pacemaker sottocutaneo, la cui funzione è quella di mantenere una frequenza cardiaca adeguata. Il controllo dei battiti cardiaci e della pressione è essenziale nel caso si soffra di questo disturbo e può essere svolto in autonomia tramite un misuratore di pressione elettronico.