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Bilirubina alta: quando preoccuparsi e cosa fare per abbassarla

Valori normali di bilirubina nel sangue, cause delle alterazioni, precauzioni e rimedi.

Bilirubina alta: quando preoccuparsi e cosa fare per abbassarla

Cosa vuol dire avere la bilirubina alta e quando è il caso di preoccuparsi

Se ti sei mai sottoposto anche a un semplice esame del sangue, avrai certamente sentito parlare della bilirubina, un indicatore fondamentale per valutare la salute del fegato. Solitamente vengono considerati normali valori da bassi a moderati, ma non è raro che questi si alzino sopra la media. Quando questo accade, un aumento significativo potrebbe rappresentare un campanello d'allarme per diverse condizioni.

In questo articolo, esploreremo quali sono le conseguenze della bilirubina alta, quando preoccuparsi, i sintomi correlati, le cause sottostanti, l'impatto sui neonati e i possibili rimedi.

Quando considerare i valori della bilirubina normali?

La bilirubina è un pigmento giallo prodotto dalla rottura dei globuli rossi nel fegato. I valori normali nel sangue variano generalmente tra 0,1 e 1,2 milligrammi per decilitro (mg/dL), e possono cambiare leggermente da un laboratorio all'altro a seconda delle tecniche di misurazione utilizzate.

Monitorare la bilirubina è essenziale poiché livelli anomali possono essere indicativi di diversi problemi di salute, anche se va sottolineato che un singolo risultato al di fuori dei parametri normali non è necessariamente motivo di preoccupazione. Alcuni fattori temporanei, come l'assunzione di determinati farmaci, l'alcolismo, la gravidanza o un semplice virus, infatti, possono influenzare i suoi livelli ma senza indicare la presenza di un problema di salute più grave.

Tuttavia, è importante prestare attenzione quando i livelli di bilirubina superano la norma e sono accompagnati da sintomi quali:

  • ittero (ingiallimento della pelle e degli occhi);
  • affaticamento;
  • dolore addominale;
  • nausea;
  • urine scure.

In questi casi, un’elevata concentrazione di bilirubina potrebbe indicare un problema di salute nascosto che richiede un’attenta valutazione e un trattamento medico appropriato. In questi casi, rivolgersi ad un professionista è il primo passo per affrontare tempestivamente eventuali problematiche e preservare la propria salute.

Bilirubina alterata e cause sottostanti

La bilirubina alterata può derivare da diverse condizioni che influenzano il metabolismo corporeo. Esistono numerose patologie che possono incidere sui suoi livelli. Ecco le più comuni:

  • Epatite. Rappresenta l'infiammazione del fegato causata da infezioni virali (come l'epatite A, B o C), esposizione a sostanze tossiche o reazioni autoimmuni.
  • Cirrosi epatica. Malattia cronica del fegato caratterizzata dalla sostituzione del tessuto epatico normale con tessuto cicatriziale, spesso provocata da alcolismo cronico, epatite cronica o altre patologie.
  • Ostruzione biliare. Si verifica quando vi è un blocco nel sistema biliare che impedisce al fegato di rilasciare la bile nell'intestino tenue, e deriva da calcoli biliari, tumori o infiammazione.
  • Anemia emolitica. Condizione in cui i globuli rossi vengono distrutti più rapidamente del normale, provocando un aumento della produzione di bilirubina.
  • Malattia di Gilbert. Disturbo ereditario che influisce sul metabolismo della bilirubina, causando un suo accumulo intermittente nel sangue.

Anche l’assunzione di determinati farmaci, come l'acetaminofene, alcuni antibiotici, farmaci antiretrovirali e antiepilettici può influenzare i livelli di bilirubina nel sangue, incluso l'acetaminofene, alcuni antibiotici, farmaci antiretrovirali e antiepilettici.

Bilirubina alta nei neonati: sintomi, trattamento e precauzioni

Nei neonati, l'aumento della bilirubina rappresenta una questione di particolare interesse, poiché i livelli di questo pigmento possono raggiungere picchi molto elevati nei primi giorni di vita. È fondamentale che i genitori prestino una sorveglianza attenta e pronta ad intervenire qualora i livelli superino determinate soglie per evitare possibili complicazioni.

Di seguito i principali aspetti da considerare in relazione ai sintomi, al trattamento e alle precauzioni da adottare:

  • Sintomi. Nei neonati, l'elevata bilirubina può manifestarsi attraverso un ingiallimento della pelle e degli occhi. Questo fenomeno è comune nei primi giorni di vita e di solito si risolve spontaneamente senza necessità di trattamento. Tuttavia, in alcuni casi, può persistere o aumentare, indicando un livello di bilirubina più alto e potenzialmente pericoloso per la salute del neonato.
  • Trattamento. La cura dell'ittero neonatale dipende dai livelli di bilirubina e dalla presenza di altri fattori di rischio. Nei casi lievi, può essere sufficiente esporre il bambino alla luce solare indiretta, mentre in quelli più gravi o persistenti, può essere necessario un approccio più mirato, come la fototerapia, un trattamento che espone il neonato a luci speciali per aiutare il corpo a scomporre la bilirubina, o in casi estremi, l’esecuzione di una trasfusione di sangue.
  • Precauzioni. Prima di tutto, i neonati devono essere monitorati attentamente per eventuali segni di ittero, specialmente nelle prime settimane di vita, infatti, il medico potrebbe consigliare un controllo regolare per valutare la situazione. Anche l'allattamento al seno è consigliato per prevenire e ridurre la bilirubina. Nel caso in cui il neonato riceva latte artificiale, è importante verificare attentamente l'assunzione di cibo per garantire un adeguato nutrimento. Infine, è essenziale proteggere il bimbo da sostanze tossiche che potrebbero compromettere ulteriormente la salute del fegato.

Come ridurre i valori di bilirubina: i consigli di Farmacia Europea

Ora che sai di più su quali sono i valori di  bilirubina alta e quando è il caso di preoccuparsi, se vuoi conoscere i possibili rimedi e le precauzioni da prendere per mantenere normali i livelli nel sangue, ecco alcuni consigli utili.

Sebbene non esista un elenco definitivo di farmaci specifici che abbassano direttamente i livelli di bilirubina nel sangue, alcuni possono influenzarli indirettamente grazie al loro impatto sul fegato e sul sistema ematopoietico. Per esempio, integratori come Erbamea Fegato Forte o le compresse Epatonic Plus possono favorire il miglioramento della funzione epatica e aiutare a ridurre l'infiammazione.

Inoltre, è consigliabile limitare l'assunzione di cibi ricchi di grassi e proteine per non sovraccaricare il fegato, evitando anche l'alcol, il tè e il caffè, che possono contribuire al suo deterioramento e all'aumento della sua presenza nel sangue.

Seguendo queste linee guida e adottando uno stile di vita sano, è possibile contribuire a ridurre i livelli di bilirubina alta e migliorare la salute generale del fegato.

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