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Quando smettere di allattare un neonato per iniziare lo svezzamento?

Come capire quando smettere di allattare un neonato e i metodi migliori per iniziare lo svezzamento del bambino

Quando smettere di allattare un neonato per iniziare lo svezzamento?

Verità e falsi miti: quando si può smettere di allattare un neonato e come svezzarlo?

 

Una delle domande più frequenti che si pongono i genitori, specialmente se si tratta di neomamme e neopapà, riguarda sicuramente l’alimentazione dei propri figli e, in particolare, lo svezzamento del neonato.

Ovviamente, nei primi mesi di vita, i bambini si nutrono esclusivamente di latte, che sia quello materno o artificiale, e solo più tardi arriva per loro il momento di provare cibi più solidi, come omogeneizzati e pappe.

Capire quando smettere di allattare, specialmente al seno, non è mai un compito facile, sia perché il distacco rappresenta sempre un momento difficile da gestire e sia perché per la mamma sopraggiunge spesso la paura di “sbagliare momento”.

Cerchiamo allora di fare chiarezza su quando e come svezzare un neonato senza stress e in totale serenità.

Quando smettere di allattare: esiste un momento ideale per lo svezzamento?

Il latte materno rappresenta la vita per il neonato, non solo da un punto di vista alimentare, ma anche perché tramite questo “cibo” la mamma passa al figlio le prime protezioni contro gli agenti patogeni, fornendo le basi per la formazione del suo sistema immunitario.

Per questo motivo, quando è possibile, allattare al seno è sempre la cosa migliore da fare nei primi mesi di vita dei bambini che, crescendo, sviluppano un interesse verso il cibo solido, di cui avranno bisogno per crescere in piena salute. Ecco perché è necessario lo svezzamento.

Questo termine deriva da “svezzare”, ovvero “perdere un vizio, un’abitudine”. Tuttavia, al giorno d’oggi, è stata definitivamente abbandonata l’idea che l’allattamento al seno sia da considerare un cattivo vizio e con questa espressione ci si riferisce semplicemente al passaggio da un’alimentazione esclusivamente liquida (il latte) a una mista.

Tutti i medici sono concordi nell’indicare i 6 mesi di vita come il periodo migliore per introdurre nuovi alimenti, in quanto prima di questa età il bambino non è pronto ad assumere cibi solidi. Durante questa fase, quindi, l’allattamento al seno o al biberon può proseguire, ma ad esso va affiancata anche l’assunzione di altri alimenti. 

In realtà, è importante specificare che non esiste un momento perfetto per iniziare lo svezzamento, perché i fattori che lo determinano sono sempre peculiari e soggettivi per ogni singolo bambino. Infatti, non bisogna forzare o ostacolare questo processo, ma è importante seguire il naturale sviluppo del neonato, anche grazie all’aiuto del pediatra.

A differenza di quanto avviene per lo svezzamento, che asseconda quindi la crescita e l’evoluzione fisica del bambino, decidere quando smettere di allattare, soprattutto al seno, è invece una scelta estremamente personale ed è impossibile fornire delle indicazioni precise su quando sia corretto farlo.

Come svezzare un neonato e quali cibi introdurre

Dopo aver capito che non è essenziale decidere quando smettere di allattare, ma piuttosto capire quand’è il momento di affiancare al latte i cibi solidi, è anche necessario comprendere che non esiste un unico modo corretto per introdurre altri alimenti nella dieta di un neonato. Ogni bambino dovrà “trovare la sua strada” e scoprire ciò che gli piace.

Per iniziare lo svezzamento, si comincia solitamente introducendo degli omogeneizzati alla frutta, cercando di evitare i frutti rossi.

In seguito, è consigliabile iniziare a preparare le classiche pappe a base di verdure (zucchine, carote e patate) carne omogeneizzata (meglio partire con quella bianca come agnello e tacchino) e pastina, oppure un mix di crema di riso e biscotti adatti ai più piccoli, come il biscottino granulato Plasmon.

Durante le prime fasi dello svezzamento è importante non forzare il bambino ad assumere cibi contro la sua volontà, ma piuttosto assecondare i suoi gusti e confrontarsi sempre con il pediatra per fornire una combinazione equilibrata dei diversi nutrienti.

Quali prodotti utilizzare durante lo svezzamento e dove trovarli?

Come abbiamo visto, lo svezzamento è un periodo molto complesso, sia per i genitori che per il neonato, ed è fondamentale utilizzare i prodotti giusti per fornire un’alimentazione completa e sicura.

È bene ribadire che l’allattamento al seno può tranquillamente proseguire durante lo svezzamento, poiché offre diversi vantaggi, tra cui aumentare le capacità del neonato di tollerare diversi alimenti e ridurre le probabilità di comparsa di allergie alimentari.

In questo periodo, si può anche adottare la cosiddetta formula di proseguimento e continuare ad allattare con il latte in polvere tramite le tettarelle per biberon.

Inoltre, dopo aver introdotto gli omogeneizzati vegetali, per aumentare e diversificare i nutrienti essenziali per la crescita, è consigliabile alternare quelli di carne e di pesce per variare la tipologia di proteine. Sono ottimi da mischiare alla pappa, ad esempio, l’omogeneizzato di manzo Mellin oppure l’omogeneizzato di nasello Plasmon.

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